Non riesco, non ho tempo, non ho tempo nemmeno per respirare.
Mi sembra che tutti rincorrano me, che la mia lista di cose da fare si allunghi ogni giorno senza diminuire mai, e allora cerco di fare tutto, ma mi sembra di fare tutto male.
Troppe cose lottano per la mia attenzione e allora faccio come Hansel e Gretel: disperdo un po’ di qui e un po’ di la, per abbozzare una strada, per lasciare un segno del mio passaggio. Brava Alice, anche questo lo hai fatto.
Ma in tutto questo, dove sono io? Cosa sono io? Briciole di pane?
Ci finisco sempre con litigare, con me stessa e con la gestione del mio tempo.
Soprattutto quando poi mi accorgo che tutto poteva essere ottimizzato, che tutto poteva essere fatto meglio. Che in tutto questo, a risentirne davvero sono le cose a cui forse dovrei dare più importanza, le mie priorità.
Ma quale forma hanno assunto le mie priorità?
Ecco che inizio a ricordare, ecco che la mia mente si ferma a ragionare.
“Tutto parte dai tuoi valori, dalle cose per cui decidi di sbatterti, nonostante tutto” diceva il mio autore preferito. Li si crea il tuo tempo.
Allora eccomi a riprendere in mano il mio libro preferito, lo apro e mi dice:
Non provare. Non provare a fare tutto, ad essere sempre felice, a far felici sempre tutti, a stare sempre bene, a controllare ogni cosa, a dare sempre e sempre del tuo meglio. Non provare. Perché quando ti sbatti indistintamente per ogni cosa, in realtà non stai dando veramente importanza a nulla.
Non so se si è capito il punto, ma spesso confondiamo un “sono indecisa” “ma chi sono io” “chissà cosa penseranno di me” con un semplice “ok, ma non ho tempo”. Perché?
Perché è più semplice lamentarsi (e richiede molto meno tempo lol) e dire farò anche questo (male) che dire no, essere diversi, fare un po’ di chiarezza sulle proprie idee, sui propri valori e su dove vogliamo investire le nostre energie.
Su cosa vogliamo costruire.
E la risposta non è briciole di pane. Mi spiace Hansel e Gretel.