La più scomoda delle domande scomode
Dividere e dividersi; La domanda scomoda più scomoda di tutte; una frase che mi è piaciuta molto
Ci sono un sacco di cose divise a metà o che si credono l’uno lo specchio dell’altra.
E tutte queste cose ti chiedono di scegliere la metà che vuoi essere, la metà che vuoi avere, la metà che ti senti di più.
Ci sono i toast e le pizze. Ci sono il sole e la luna, il giorno e la notte.
La città e la campagna, il digitale e l’analogico.
Il mare e la montagna, la musica pop e la musica techno.
Ci sono gli introversi e gli estroversi.
C’è chi ama cambiare e chi ama follemente avere una routine.
Chi si accontenta e chi vorrebbe sempre di più.
Chi ama la velocità e chi invece no, preferisce la lentezza.
“E chi invece no.”
Il corso che ho amato di più negli anni di università è stato semiotica “La disciplina che esplora come i significati vengano costruiti e compresi attraverso i segni in vari contesti culturali, sociali e psicologici”
Ecco per farla breve penso a quanto siamo attratti dagli opposti perché è negli opposti che ci definiamo. E quando funziona così, è davvero semplice capire chi siamo, capire da che parte stiamo. O sei uno o sei l’altro, ma se sei uno è perché non sei l’altro.
Come se la metà che divide una cosa piuttosto che l’altra fosse una linea perfetta.
Proprio come la diagonale di un toast.
Ma cosa succede quando non ti senti proprio cosi “divisibile a metà”? Quando una metà ti rispecchia ma anche l’altra un po’ ti piace, ti fa stare bene?
Penso alle divisioni con il resto o con i numeri decimali tipo 65:37,93; penso a quando devi dividere un toast a mani nude.
Ecco, le cose si fanno un po’ più difficili.
Perché comunque un po’ mi conosco, un po’ mi riconosco, ma un po’ mi perdo nell’indecisione.
Cerco di ricordare come si fanno le divisioni, perché mi piacerebbe avere un risultato corretto. Cerco di essere precisa nel dividere un toast, perché sai, altrimenti finiremmo per litigarci la metà più grande.
Ecco c’è anche una domanda che ogni volta mi divide a metà, una metà un po’ imprecisa.
La più scomoda delle domande scomode.
Hai più paura di sbagliare o hai più paura di un rimpianto?
Ecco quando sei un po’ fatta di metà imprecise e devi scegliere da che metà vuoi stare, ti chiedi proprio questo. Inevitabilmente devi scegliere.
E la cosa divertente è che comunque quasi sempre lo sai, a che metà assomigli di più in quel momento. Lo senti tipo nello stomaco, nelle emozioni che ti da, nei rischi che irrazionalmente sei pronta a prenderti.
Ma scegliere sarà sempre un po’ credere di sbagliare rinunciando ad una parte delle due metà. Non scegliere sarà sempre un po’ un rimpianto, di non aver ascoltato quello che sentivi “giusto”
E quindi quando ti senti in balia di due metà, tu scegli di scegliere o di non scoprire mai dove ti sbagli?
Una frase che mi è piaciuta molto
Un dialogo tra Alice e lo Stregatto in Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll.
Alice: "Mi potresti dire, per favore, che strada devo prendere per andarmene da qui?"
Stregatto: "Dipende molto da dove vuoi andare."
Alice: "Non so bene dove voglio andare…"
Stregatto: "Allora vanno bene tutte.”
Basta che ne provi a prendere una per un po’ cara Alice, aggiungerei io.