E adesso?
I pensieri quando torni da un viaggio; il libro che sto leggendo; posso farti una domanda scomoda?
I’m back! E adesso?
Prima di partire avevo una domanda in testa, una domanda che mi sono posta e che ho posto ad alcune persone che hanno fatto parte del mio viaggio. Hai presente quando ti fermi a guardare le vite degli altri e ti lasci affascinare dalle loro routine, dal loro stile, dal posto in cui vivono, dalle cose che fanno. Poi ne capita uno che ti chiama parecchio, perché parla un po’ anche delle tue, di ambizioni. Lo senti dentro, ti ci soffermi e ci pensi: cavolo sono proprio io, è proprio quello che vorrei fare. È proprio quello che farei “se solo”.
“Se solo fossi più coraggiosa, se solo avessi più tempo, se solo non avessi scelto questa strada”.
E quindi resti a guardare e lo etichetti come una cosa non tua, come una cosa da desiderare, come il classico sogno ad occhi aperti che non spetta a te.
Ecco prima di partire mi sono chiesta: e se anche io fossi una di quelle persone?
Una di quelle persone che scelgono un posto diverso in cui stare, che ad una certa cambiano idea su tutto, per diventare tutto quello che in realtà sono? E se questa cosa tu ce l’avessi dentro?
Ecco, gli ultimi giorni in Marocco credo di essermi risposta a questa domanda.
“Io credo nei cambiamenti lenti” mi ha detto una persona. E quindi ora che sono tornata mi do il tempo di lievitare, crescere, selezionare solo gli ingredienti giusti, anche se per trovarli mi ci vorrà più tempo. Mi do il tempo per elaborare quello che ho vissuto e soprattutto sentito nel mio stare così bene, nel sentirmi al mio posto, ogni giorno.
“L’importante è conservare questa tua nuova luce, fare buon uso di questa scintilla”.
Una scintilla che scatta e sconvolge, fa luce sulle cose di te che non avevi ancora visto, o che avevi paura di accendere per restare nella tua apparente quiete.
Sono tornata senza tristezza o malinconia, ma con serenità e una nuova consapevolezza: su di me, su quello che voglio fare, sulle persone che voglio frequentare, sui posti che mi fanno stare bene.
Sono tornata perché maggio sarà un mese pieno. Ma non vedo l’ora di giocare con questo nuovo fuoco, anche a costo di scottarmi un po’ :)
Il libro che sto leggendo
“The courage to be disliked”, il coraggio di non piacere. Mi porto dietro questo libro da febbraio, da quando sono stata in Marocco per la prima volta. Lo sto leggendo in inglese, prendendo appunti e sottolineando con una matita. Lo sto leggendo davvero lentamente.
A volte perché la mia mente prende il volo e non riesco a stare concentrata sulle parole, a volte perché quando lo riprendo invece di andare avanti torno indietro.
Sfoglio le pagine che ho già letto e ritorno sui concetti che ho sottolineato, sugli appunti che ho preso, sui numeri di pagina che ho cerchiato (è il segno che faccio per ricordarmi che qualcosa in quella pagina ha fatto scattare qualcosa in me)
Si tratta di un libro che illumina il nostro modo di pensare, agire e crearsi i propri drammi. Nel farlo ti sblocca davvero un nuovo modo di vedere e di vederti. Credo che lo sto leggendo così perché lo voglio davvero assorbire bene.
Posso farti una domanda scomoda?
Pensa alla persona che vorresti diventare, al sogno che vorresti realizzare, alle cose che vorresti essere se non ci fossero “se solo…”. Poi chiediti:
e se tu fossi una di quelle persone?